Compenso giudiziale dell'avvocato aumentato del 30% per la redazione di atti telematici avanzati
Quest’articolo è rivolto prevalentemente agli avvocati che, immagino, saranno allettati dalla possibilità di un’aumento della liquidazione dei propri compensi giudiziali da parte del giudice. Credo, tuttavia, che l’argomento possa interessare chiunque voglia creare atti telematici avanzati.
1. Le modifiche alla DM n.55/2014 c.d. Parametri Forensi
Con decreto del 8 marzo 2018 n. 37 è stato in parte modificato il D.M n.55/2014 che regola la determinazione dei parametri di liquidazione dei compensi per la professione forense.
Non entrerò nel dettaglio di tutte le modifiche apportato ma solo ad una specifica aggiunto, ovvero il comma 1-bis dell’art.4 relativo ai parametri generali per la determinazione dei compensi in sede giudiziale.
Con questo articolo è stato stabilito che il compenso determinato con i parametri delle tabelle allegate al decreto è aumentato del 30% (una cifra significativa!) quando “ gli atti depositati con modalità telematiche sono redatti con tecniche informatiche idonee ad agevolarne la consultazione o la fruizione e, in particolare, quando esse consentono la ricerca testuale all’interno dell’atto e dei documenti allegati, nonché la navigazione all’interno dell’atto ”.
2. Alcune considerazioni sull’art.4 comma 1-bis: non solo collegamenti ai documenti
Il bravo collega Maurizio Reale ha nell’immediatezza della pubblicazione in G.U. predisposto una guida per creare i collegamenti ai documenti allegati utilizzando MS Word.
Io, ormai tempo fa, ho creato una guida per fare la stessa cosa usando LibreOffice / OpenOffice che trovate qui.
Leggendo però il comma 1-bis dell’art.4 mi pare chiaro che, per l'aumento del compenso, non vengano richiesti solo i collegamenti ai documenti depositati con l’atto principale.
Vediamo quindi a volo d’uccello quali sono le caratteristiche richieste e come tradurle in concreto. In futuri (video) articoli mi prefiggo di esaminare nel dettaglio come fare queste cose, così da completare il panorama della redazione degli atti telematici.
2.1 Agevolare la consultazione
I collegamenti ai documenti depositati sono sicuramente uno strumento per agevolare la consultazione di un atto telematico non sono tuttavia l’unico modo.
Personalmente ritengo molto utile utilizzare strumenti come Normattiva per creare link “interattivi” alla normativa citata nell’atto digitale (ho usato proprio questo strumento anche all’interno di questo articolo). Un altro strumento utile è quello di creare link alle sentenze della Cassazione citate nell’atto. Attualmente sono infatti a disposizione le sentenze integrali della Suprema Corte dal 2013 (qui trovate la pagina di riferimento).
Oltre a questi strumenti è possibile inserire negli atti grafici, immagini a corredo del testo scritto e quale ulteriore spiegazione.
2.2 Agevolare la fruizione: Tipografia per Avvocati e Legal Design
Abitualmente consultazione e fruizione sono usati in modo alternativo; nel nostro caso consultazione ha più un'accezione legata alla possibilità di facilitare l'accesso all'atto e fruizione come utilizzo dell'atto.
Ne approfitto qui per sottolineare che per rendere più fruibili gli atti telematici si dovrebbe ri-scoprire (o forse scoprire per alcuni colleghi) l’importanza della tipografia.
È da tempo che, nella redazione dei mie atti, utilizzo i consigli dell’ottimo libro (in lingua inglese) Typography for Lawyers di Matthew Butterick. Se siete interessati potete acquistare la seconda edizione, come ho fatto io, qui su Amazon o leggere alcuni contenuti gratuiti qui.
In futuro mi piacerebbe organizzare un webinar sull’argomento, se ci fosse sufficiente gente interessata ho già una lezione di circa 30 minuti pronta.
Più in generale rimango perplesso nel vedere come ancora tantissimi colleghi non abbiano abbandonato nella redazione dei propri atti il tradizionale formato uso bollo.
Tale formato (risalente alla creazione di atti su carta) non è più necessario per tutti gli atti relativi a procedimenti in cui è stato pagato il Contributo Unificato; non infatti è più necessario pagare una marca da bollo da € 16 ogni 4 facciate di uso bollo (salvo alcuni casi speciali).
Creare un atto in formato uso bollo danneggia la fruibilità del nostro atto, infatti, quest’ultimo è un formato non idoneo ad essere visualizzato su uno schermo di un computer oltre a violare i principi di base della tipografia (l'uso bollo nasce per tassa un atto, non per renderlo efficace).
Sempre sul punto fruizione dell’atto telematico, poi, dovrebbero essere applicati i principi dettati dal c.d. Legal Design.
Se non sapete che cosa sia il Legal Design qui trovate un interessante articolo sull’argomento che vi spiegherà cos’è e come può essere utilizzato.
2.3 Ricerca testuale (all’interno dell’atto e dei documenti allegati)
Gli atti depositati sono, già per legge, PDF testuali ovvero con testo selezionabile, copiabile e ricericabile.
La norma tuttavia prevede qualcosa di più: la ricerca testuale (e conseguentemente tutti gli altri aspetti ovvero possibilità di selezionare il testo, annotarlo e copiarlo) dovrebbe essere possibile anche per i documenti allegati.
Ciò significa che i documenti allegati, quantomeno quelli più complessi e corposi, se digitalizzati dalla carta dovrebbero essere anche sottoposti al riconoscimento ottico dei caratteri (c.d. OCR) e poi allegati.
Sembra una cosa di poco conto ma questo accorgimento rende facilmente consultabili e ricercabili documenti di svariate pagine permettendo ad esempio di ricercare termini o parole specifiche velocemente per accedere alle porzioni del documento rilevanti per la causa.
Ho scritto vari articoli su come e perché ritengo utile fare l’OCR ai documenti che acquisiamo digitalmente pertanto non mi ripeterò qui.
2.4 Navigazione all’interno dell’atto: indice e segnalibri dell'atto
Da ultimo il comma 1-bis dell’art. 4 del D.M. N.55/2014 prevede che l’atto sia navigabile.
Qui entrano in gioco vari aspetti della creazione di un atto digitale interattivo. Con un minimo di accortezza, infatti, è possibile creare un indice dell’atto che permette al lettore di navigare velocemente all’interno dei capitolo in cui l’atto stesso è suddiviso.
È poi possibile creare in modo nativo all’interno del programma di video-scrittura o successivamente (con programmi come Acrobat Professional) dei segnalibri all’interno del PDF per “navigare” al suo interno anche in assenza di un indice all’inizio dell’atto.
È possibile, poi, implementare questi strumenti di navigazione senza che il lettore debba per forza conoscerne l’esistenza. In LibreOffice così come in Acrobat Professional è possibile scegliere come il nostro destinatario aprirà il PDF che abbiamo generato.
In questo modo è possibile coinvolgere anche il soggetto che non è alfabetizzato tecnologicamente e fagli scoprire i benefici di un atto con i segnalibri ben strutturato e quindi facilmente consultabile.
Inoltre, non dimentichiamolo, se l'attività giudiziale dell'avvocato è quella di convincere il magistrato della bontà della tesi del suo cliente, è certamente utile indirizzare e guidare il magistrato nell'esame dei documenti così come nella lettura del nostro atto.
3. Acrobat Professional DC: la necessità di usarlo nel proprio ufficio
Chiudo questo breve articolo introduttivo segnalando una cosa probabilmente contro tendenza.
Acrobat Professional DC è un software per la gestione avanzata dei PDF (in qualsiasi loro forma – testuale così come scansione digitale) che, in uno studio professionale, non dovrebbe mai mancare.
I costi di Acrobato Pro sono significativi; una licenza annuale costa circa 180 € oltre IVA ma avere a disposizione gli strumenti che questo programma garantisce è indispensabile per creare atti e documenti interattivi e per gestire in modo avanzato e digitale la nostra documentazione.
Esistono strumenti gratuiti che, tuttavia, non riescono a fare quanto fa Acrobat Pro.
Inoltre, come mi disse il buon Maurizio Sala, “un professionista deve avere un software professionale”.
Conto in futuro di farvi vedere le potenzialità di questo software che uso quotidianamente, se tuttavia vi ho un minimo incuriosito di seguito vi elenco due interessanti risorse in inglese:
- Acrobat for Legal Professionals: blog di Acrobat specifico su tematiche di intersse per i legali;
- Il libro Adobe Acrobat in One Hour for Lawyers che trovate su Amazon e da cui ho imparato il grosso dei miei “trucchi” o in versione ebook qui; unico difetto che è aggiornato al 2014 ed alla precedente versione dell'interfaccia di Acrobat Professional.
4. Futuri video
È passato quasi un anno da quando ho pubblicato un video sul canale YouTube di Avvocati e Mac.
È mia intenzione, nei prossimi mesi, creare dei brevi video illustrativi delle varie funzioni che ho accennato in questo articolo.
In questi casi, infatti, è più facile ed efficace spiegare con la voce e le immagini le operazioni da svolgere.
Per questo ed altri motivi (di cui accennerò agli iscritti alla newsletter), nei prossimi mesi sarò abbastanza latitante nella pubblicazione di nuovi articoli.
In conclusione
Quest’articolo non la presunzione di essere completo ed anzi vuole essere uno stimolo per il dialogo ed il confronto sull'argomento.
Se avete suggerimenti o idee per rendere più interattivo l’atto telematico lasciate un commento qui sotto o scrivetemi una email.
Alla prossima.